3- La guerra di Corea

3) Guerra Corea

La Corea, che per secoli era stata uno stato vassallo dell’Impero cinese, era stata occupata dal Giappone a inizio Novecento: il Giappone stava infatti diventando uno stato molto forte in tutti i campi (si stava potenziando in campo politico, economico e militare) e stava cercando di diventare il paese egemone in tutto il sud-est asiatico.

Tale progetto giapponese fallì di fatto con la seconda guerra mondiale. Nel 1945 i russi e gli americani cercarono e riuscirono a sconfiggere i giapponesi conquistando i territori dove i giapponesi erano presenti, come la Corea. A fine guerra dunque i russi occuparono il nord della Corea, mentre gli americani i territori del sud, dividendo di fatto lo stato asiatico lungo il trentottesimo parallelo e fissando lì il confine.

La Corea si trovò dunque così organizzata:

  • Corea del Nord: governata da Kim Il Sung (comunista), alleata dell’Unione Sovietica;
  • Corea del Sud: governata da Syngman Rhee (capitalista), alleata degli Stati Uniti d’America.

Tra il 1949 ed il 1950 le tensioni tra i due paesi erano diventate sempre più dure, con i governi di entrambi che avrebbero voluto guidare la riunificazione della nazione coreana. Dopo alcuni episodi minori lungo il confine, il confronto divenne presto infuocato, con gli eserciti dell’URSS e degli Stati Uniti pronti a rientrare nel paese che avevano abbandonato solo all’inizio del 1949.

Nel 1950 Kim Il Sung, grazie anche all’appoggio economico e materiale dell’Unione Sovietica, decise di invadere la Corea del Sud penetrando e occupando rapidamente buona parte dei territori. La risposta americana fu immediata: dopo aver ottenuto il mandato ONU (grazie all’assenza dell’Unione Sovietica per protesta contro il mancato riconoscimento della Cina comunista di Mao Tzedong in quella sede), con il comando del generale Mac Arthur l’esercito americano liberò la Corea del Sud e, oltrepassando il mandato ONU, penetrarono nella Corea del Nord avvicinandosi pericolosamente al confine cinese (tra l’altro Mac Arthur minacciò l’uso della bomba atomica per sventare il pericolo comunista).

Fu allora che intervenne anche il governo cinese: a novembre oltre centomila uomini furono inviati in Corea. Con l’appoggio del paese di Mao, il Nord riuscì di nuovo a superare i confini con il Sud. Nell’aprile del 1951, Il presidente americano Harry Truman decise di sostituire il generale Mac Arthur con il comandante Matthew Bunker Ridgway, aprendo inoltre le trattative con la Corea del Nord.

Due anni dopo l’inizio delle trattativene luglio del 1953, la fine dei negoziati sancirà il ritorno alla situazione precedente alla guerra, con il confine stabilito sul 38° parallelo: secondo le stime la guerra causò più di un milione di morti, secondo alcune stime persino tre milioni.

 

AUTORI: LODIGIANI, FRIGERIO

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